Come migliorare la postura. Questa è sicuramente una questione spinosa nel mondo della fisioterapia come del benessere e della salute in generale.

Nell’articolo ti dirò innanzitutto cosa s’intende con questo termine e qual è quella corretta, ma ti assicuro che non è la risposta che ti aspetti.
Quindi, continua a leggere se vuoi saperne di più, e alla fine ti darò degli spunti interessanti per correggere la tua postura.

POSTURA: cosa significa precisamente?

Togliendo significati figurativi o romantici, la definizione di postura è molto semplice: la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.

In poche parole, immaginate di spezzettare il vostro corpo ad ogni articolazione. Testa, cervicale, zona toracica, braccio (fino al gomito), avambraccio, mano. Zona lombare, bacino, coscia (fino al ginocchio), gamba, piede.

Ok, il modo in cui tutti questi pezzi sono disposti e si articolano tra di loro definisce la vostra postura. Semplice.

Alcune differenti posture in stazione eretta.

Nell’immagine potete osservare alcune delle differenti posture in stazione eretta (cioè “in piedi”). E’ importante perchè chiaramente abbiamo diverse “stazioni” con le loro relative posture. Come la stazione Seduta, supina, prona, in decubito laterale.

Quella che più comunemente intendiamo come postura è quella in piedi, o al massimo da seduti (davanti al pc). Ho pensato fosse doveroso dirvi che di posture nelle definite stazioni ce ne sono molte e con moltissime variabili (infinite).

Guardate l’immagine. Vi ritrovate in qualcuna di esse?
Quale vi sembra la migliore?
Scommetto qualche miliardo del vecchio conio che opterete per le prime due partendo da destra.
Bè, sicuramente sono le più belle da vedere, le più armoniose.
Bella, armoniosa, simmetrica… siamo sicuri che questi aggettivi siano realmente utili quando si parla di postura?

Inoltre, cosa ci porta ad assumere una determinata postura?

Abitudini e posizioni prolungate nel tempo

Vi darò due esempi opposti.

1- La sig.ra Germana, 60 anni. Casalinga. Cucina, ricama, guarda soap opera tutto il giorno infossata nella sua poltrona preferita. Da poco passa anche 2-3 ore al giorno con la testa china sullo smartphone per trovare ricette sempre più gustose per il marito. Si muove decisamente poco, e da quando c’è il robottino aspirapolvere ancora meno.

2- Flor, 17 anni (mia paziente reale). Malattia degenerativa che le ha già tolto l’uso delle gambe. Principalmente ricama e passa il tempo con lo smartphone in mano. Vorrebbe tanto muoversi, ma non potrà mai farlo. Svolge le sue attività per molte ore al giorno, ma lo fa sdraiata a pancia sotto, appoggiata sui gomiti, col busto un po’ sollevato e la schiena inarcata.

Come sarà la postura di Germana? Esatto, parecchio ingobbita, con le ginocchia un pochino piegate, ma è comunque una signora in gamba e se la cava ancora piuttosto bene.

Come sarà la postura di Flor? Te lo dico io, l’opposto di Germana. Zona toracica totalmente inarcata (l’opposto della gobba), anche quando si sdraia del tutto.

Entrambe, non hanno particolare dolore alla schiena.

Vissuto ed emotività

Sono stati fatti anche degli studi sulla relazione tra emotività, carattere, e la postura del soggetto. Non sono equazioni matematiche, ma spesso ci azzeccano.

Mario cammina spavaldo, mentre si dirige verso il suo bar preferito a godersi una birra e vantarsi delle ultime conquiste femminili davanti agli amici.

Sonia non ha molte interazioni sociali reali, preferisce la virtualità.
È timida ed introspettiva. Spesso va a cercare il senso della vita nel frigorifero ma trova il salame e si accontenta. È un pochino in sovrappeso.

Mario ha una postura in stile militaresco, pancia in dentro e petto in fuori, dritto come un fuso!

Sonia ha un pochino di gobba anche se adolescente, le ginocchia ad “x” e una lordosi lombare pronunciata.

“…la postura è espressione di un vissuto ereditato, di un vissuto personale, della formazione e deformazione culturale, di memorie dei propri traumi fisici ed emotivi, del tipo di vita e di stress che conduciamo, del tipo di lavoro e di sport a cui ci siamo assoggettati nel tempo; postura è il modo in cui respiriamo, il mondo in cui stiamo in piedi, ci atteggiamo e ci rapportiamo con noi stessi e con gli altri. La nostra postura è espressione della nostra storia”.

Prof. D.Raggi, 1998

Traumi e patologie

Chiaramente Flor non avrebbe assunto quella postura se fosse in perfetta salute. Tu magari avresti le spalle più aperte se non ti fossi fratturato la clavicola destra 5 anni fa.

Traumi (anche emotivi) e patologie, se importanti, possono dare il loro contributo nel cambiare la tua postura.

Ti stai ancora chiedendo come migliorare la postura, lo so, ma le premesse sono importanti! Non avere fretta, ti sorprenderò svelandoti qual è la postura corretta!

Avere una postura scorretta ci crea dolore?

Questa è una domanda implicita, che è giusto porsi.

Voglio una postura corretta, voglio capire come migliorare la postura perché quando ci sarò riuscito starò sicuramente meglio! D’altronde, è ovvio, se sono più dritto avrò meno dolore.

La ricerca in questo caso ci viene incontro su questa questione, e non è così semplice. O meglio, è semplice ma nel senso opposto.

Attualmente non ci sono prove sufficienti ad affermare che una postura sia migliore o peggiore di altre, mentre l’unica variabile che sembra essere cruciale è il tempo.

Ve lo traduco meglio:
Non è detto che se vedete una persona che sembra il gobbo di Notre-Dame stia provando dolore data la sua postura.
Allo stesso modo, non è detto che se vedete un ragazzo muscoloso e dalla postura “perfetta” egli non possa avere dolori correlati.

Sempre nello stesso studio, analizzando le attitudini delle persone da sedute, paradossalmente i soggetti che avevano meno dolore erano quelli che se ne stavano per abitudine un po’ “svaccati”, mentre chi era più attento a stare dritto e controllato mostrava più sintomi.

Probabilmente un’eccessiva attenzione porta ad un irrigidimento, ad una mancanza di movimento, e l’immobilità non giova mai al nostro corpo.

Ma soprattutto – quello che porta disagi è la credenza che per stare bene bisogni per forza stare dritti e rigidi.

E il tempo? Il tempo è ciò che porta una postura qualunque a diventare…scorretta.
Nel prossimo paragrafo ve lo spiegherò più chiaramente.

Quindi, qual è la postura corretta?

Siamo arrivati alla tanto agognata risposta, anche se ormai avrete intuito qualcosa

LA POSTURA CORRETTA è…
… LA PROSSIMA!

Ogni postura, qualunque posizione, se protratta e mantenuta senza interruzioni, può portare a provare dolore e scomodità.

Ecco perché è così importante la durata ed il tempo.
Quanti minuti si può stare nella stessa posizione prima di incorrere nello sconforto? Attualmente non si sa, e credo che non ci sarà una risposta valida per tutti.
La tempistica è altamente soggettiva e variabile nel corso della vita di una persona.

Messaggi da portare a casa

Be, visto che la postura corretta non esiste e non è stato dimostrato che dia direttamente dolore, allora ce ne freghiamo? NO. Bisogna darle la giusta importanza, ma di sicuro non dobbiamo pensare di diventare perfettamente simmetrici.
Intanto da questo articolo ti aiuto ad estrapolare due informazioni importanti:

1- Ciò che credi ti dia problemi, ti darà problemi. Hai sempre imputato quel forte dolore tra le scapole al fatto che hai un po’ di gobba o le spalle troppo chiuse. Sappi che è improbabile.
La postura è più facile che dia dolorini, fastidietti, acciacchini, tensioni, di cui giustamente non dobbiamo fregarcene, ma che non dobbiamo catastrofizzare.

2- Della tua postura può essere importante capire perchè sia così ( se non è simile a quelle “belle” dei soggetti che c’erano nelle foto dell’articolo).

Hai 20 anni e il tuo collo sembra quello di un tacchino? Probabilmente stai troppo tempo allo smartphone, fai qualcosa!

Tua zia ha 89 anni e mezzo e ha un po’ di gobba? Ad arrivarci!
Non insistere sul fatto che debba raddrizzare la schiena, non è necessario.

Insomma, fatti un esame di coscienza e analizza le tue abitudini.

Ricordati che la tua postura somiglia alla forma nella quale passi più tempo. Se passi 7 ore al giorno seduto sul divano, la tua schiena avrà l’esatta curvatura dello schienale.

Come migliorare la postura: consigli pratici

Non abbandonare le speranze, per la tua postura puoi fare moltissimo:

  • Ormai è chiaro, evita di passare troppo tempo nella stessa posizione. E’ anche uno dei motivi per il quale ti giri nel letto durante il sonno.

    Se hai un lavoro o un attività predominante che ti tiene seduto o in piedi ma fermo, è sufficiente prendersi pochi minuti ogni mezz’ora/ora per sgranchirsi un po’. Cammina, se sei seduto. Muovi collo e schiena se sei in piedi, oppure accovacciati e rialzati. Abbassa un po’ quelle povere braccia, se stai imbiancando una parete da due ore. Spazio alla fantasia, ma muoviti un po’, eddai!

  • Esercizio, sport, e attività fisica. Fare movimento, in generale, migliora la tua postura. Garantito.

    Se possibile, prediligi sport o attività che spazino in più movimenti e che mettano in moto tutto il corpo. Yoga e nuoto possono esserne due esempi.

    Online troverai tantissime risorse per approcciarti da zero ad attività come yoga o pilates (clicca sulle parole per avere due esempi di buone fonti su Yotube).

  • Ginnastica posturale (Verrà approfondita in un articolo dedicato).

Concludendo

Ci sono difetti posturali che possono dare anche problematiche serie: una scoliosi di grado avanzato, delle ginocchia a “x” (si dice valghe, tecnicamente) troppo pronunciate, una gobba (cifosi toracica) eccessiva, ecc. Per queste persone è importante una valutazione ad hoc col giusto specialista, ma è altresì importante il movimento, ancor di più rispetto a chi ha una postura non troppo lontana da quella “ideale”.

La postura rimane una componente molto importante del nostro apparato muscolo-scheletrico, ma bisogna darle la giusta importanza.

Muoviti, non rimanere nella stessa posizione per troppo tempo.
Fai attività esercizio fisico regolarmente, soprattutto quelle attività che stimolino il corpo in toto e facendo esprimere i movimenti.

Datti da fare, perché c’è tanto da poter fare.

Sii il Fisio di te stesso!

riferimenti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30469124
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31366294
https://www.physio-network.com/
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1356689X14000022
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S246878121730098X

Antongiulio Vernacchio

Fisioterapista, fondatore di Fisioditestesso.com

 

Idrokinesiterapista, operatore certificato Rieducazione Posturale Globale, operatore certificato in Strain Counterstrain – tecnica Jones.

Personal trainer, certificazione TRX.

Da sempre appassionato di movimento a corpo libero, in tutte le sue forme, cercando il divertimento.

Seguo persone di ogni età e con le più svariate patologie cercando di accompagnarle ad una miglior comprensione della propria condizione, del proprio dolore, e per dargli gli strumenti giusti per cambiare in meglio.

Contatti: info@

di più sull’autore